Hard times don’t come until tomorrow – 93

Mio nonno soleva dire: «La vita è straordinariamente corta. Ora, nel ricordo, mi si contrae a tal punto che, per esempio, non riesco quasi a comprendere come un giovane possa decidersi ad andare a cavallo sino al prossimo villaggio senza temere (prescindendo da una disgrazia) che perfino lo spazio di tempo, in cui si svolge felicemente e comunemente una vita, possa bastar anche lontanamente a una simile cavalcata.»

Il Prossimo Villaggio – Franz Kafka

non è depressione postlaurea..

la prima cosa che mi è passata per la testa al “la dichiaro dottore…” non è stata PuttanaEvacheCosaFaccioAdesso….negli ultimi 15 anni o lavoravo o mi sentivo in colpa davanti ad un libro aperto..non ho chiaro il concetto di vacanza..

ho bevuto..non ho più il fisico

ho dormito..cioè ho lottato con l’insonnia con meno sensi di colpa

ho fatto shopping…un sacco…ho fatto male i conti

ho buttato via un sacco di cose

ho messo in ordine e pulito

ho letto 2 libri

fatto il passaporto

mi sono cambiata lo smalto già 15 volte, solidificato fiori, aggiornato profili controllato scadenze può un bando scadere il 3 agosto…il tre agosto,,ma daiiii..è agosto!!!) e mi annoio….

non è depressione..deve essere il caldo..ieri ero in balcone a stendere i panni e ho deciso di sedermi e fumare una sigaretta al sole..per la fine della sigaretta ero sdraiata per terra…se non fosse stato per l’ape che mi terrorizzava sarei ancora lì..

soluzione..mene vado a napoli..all’ancora più caldo..

così aggiungo alla noia la monotonia:

usciamo?..uà no fa caldo

non devi mangiare?..uà mo? fa caldo

mi aiuti?…dopo..quando non fa così caldo…

mia nonna abita in una vecchia corte e verso le tre di pomeriggio..quando tutto è silenzioso ci si litiga quei 2 metri quadri in cortile in cui in po’ per l’ombra dei muri spessi due metri, un po’ per la corrente, fa più fresco…tu guadagni il tuo posto, poi arriva qualcuno che è più grande di te e ti devi alzare..e cos’ via in ordine di anzianità..rimani lì, in piedi…anche se in casa ci sono altre sedie..anche se in casa c’è l’aria condizionata (accesa..così dopo sta più fresco)…

quindi…via alle vacanze…tornerò a casa il 31 agosto solo per un concerto…e per il resto:vado torno lavo vado torno lavo vado torno lavo vado torno lavo e…vado…se tutto va bene..

Era ora di cena ma non avevo fame. Viceversa, camminai ancora qualche isolato ed entrai da Shea’s, il negozio di alcolici della zona, dove presi una bottiglia da un quinto di scotch e due di vino rosso. Non sono un bevitore, ma nella vita di un uomo ci sono momenti in cui l’alcol è più nutriente del cibo.

The Brooklyn Follies – Paul Auster

 

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